Il Biciplan dovrà individuare azioni e progetti da attuare nel breve e nel medio-lungo periodo, disegnando la roadmap degli interventi sulla base delle priorità definite in rapporto agli obiettivi e target da raggiungere, e che dovranno essere individuati nel Biciplan in coerenza con le indicazioni del PUMS.
Il BICIPLAN, quale piano di settore del PUMS, dovrà sviluppare un’attività di monitoraggio dei risultati in coerenza con il piano di monitoraggio del PUMS. L’individuazione degli indicatori di monitoraggio del Biciplan si integrerà con la costruzione ed alimentazione del sistema di monitoraggio, definito DataLab, un cruscotto di analisi e monitoraggio aperto e condiviso con le altre città metropolitane, previsto all’interno del progetto di Agenda metropolitana per lo sviluppo sostenibile, che attua gli obiettivi strategici dell’Agenda 2030.
Le linee di indirizzo prospettano, inoltre, alcuni dei principali filoni di finanziamenti che possono essere attivati a favore di interventi a sostegno della mobilità ciclistica: finanziamenti europei, statali, regionali.
In particolare, viene posto l’accento sui finanziamenti statali previsti dalla Legge 2/2018 tramite il Piano nazionale della mobilità ciclistica. Viene quindi richiamata la Legge di bilancio 2020-22 che cofinanzia interventi finalizzati alla promozione e al potenziamento di percorsi di collegamento urbano destinati alla mobilità ciclistica, con un contributo del 50 % del costo complessivo degli interventi di realizzazione di nuove piste ciclabili urbane posti in essere da comuni ed unioni di comuni.
Per quanto concerne i finanziamenti della Regione Liguria, nel Piano regionale integrato delle infrastrutture, della mobilità e dei trasporti (PRIIMT), previsto con la legge regionale 27 dicembre 2019 n.31, che costituisce lo strumento strategico di indirizzo e coordinamento per la politica regionale per l’assetto delle infrastrutture, lo sviluppo sostenibile della mobilità e l’efficientamento del sistema del trasporto pubblico regionale e locale, deve essere individuato il quadro delle risorse attivabili per assicurare il raggiungimento degli obiettivi strategici e l’attuazione delle azioni a tal fine necessarie.
Nella attuale fase transitoria, antecedente l’approvazione del PRIIMT, la legge regionale 31/2019 prevede comunque la concessione di contributi per interventi di miglioramento, riassetto e messa in sicurezza delle infrastrutture, anche di tipo ciclabile.