Le azioni del Biciplan affrontano tutti i temi affidati al piano dalla Legge 2/2018, la legge quadro nazionale per la promozione della mobilità ciclistica.
Le reti infrastrutturali
Il piano riporta la rete degli itinerari ciclabili prioritari o delle ciclovie del territorio metropolitano destinata all’attraversamento e al collegamento tra le aree urbane lungo le principali direttrici di traffico, con infrastrutture capaci, dirette e sicure, nonché gli obiettivi programmatici concernenti la realizzazione di tali infrastrutture; la rete secondaria dei percorsi ciclabili all’interno dei quartieri e dei centri abitati; la rete delle vie verdi ciclabili, destinata a connettere le aree verdi e i parchi della città, le aree rurali e le aste fluviali del territorio metropolitano e le stesse sia con le reti ciclabili prioritarie che secondarie;
Individua gli interventi volti alla realizzazione delle reti primarie e delle vie verdi ciclabili in coerenza con le previsioni dei piani di settore sovraordinati: per il territorio metropolitano l’asse portante della rete prioritaria è costituito dalla “Ciclovia Tirrenica”, attualmente in corso di progettazione di fattibilità.
Approfondisce il raccordo tra le reti e gli interventi e le zone a priorità ciclabile, le isole ambientali, le strade 30, le aree pedonali, le zone residenziali e le zone a traffico limitato. Gli interventi che possono essere realizzati sui principali nodi di interferenza con il traffico autoveicolare, sui punti della rete stradale più pericolosi per i pedoni e i ciclisti e sui punti di attraversamento di infrastrutture ferroviarie o autostradali.
Incentivazione
Il Biciplan prevede azioni per incentivare l’uso della bicicletta, in particolare negli spostamenti casa-scuola e casa-lavoro (“mobilità sistematica”) e nella logistica urbana. Ad esempio mdiante l’attivazione di forme di partenariato pubblico/privato, promozioni e sconti per dipendenti di aziende a fronte dell’utilizzo quotidiano della bicicletta, incentivazioni per gli studenti, progetti BiciBus, ecc.
A tal fine potranno essere sviluppati sistemi smart (app, altri sistemi tecnologici, ecc.), che integrino informazioni di supporto (percorsi, parcheggi, altri servizi), benefits economici ed agevolazioni per la fruizione di servizi. Sono inoltre incentivati i servizi di trasporto di merci o persone che possono essere effettuati in ambito urbano e con velocipedi e biciclette.
Integrazione modale
Il piano individua azioni ed interventi finalizzati a favorire l’integrazione della mobilità ciclistica con i servizi di trasporto pubblico urbano, regionale e nazionale. Ad esempio, l’integrazione del trasporto bici sui mezzi del servizio ferroviario (Trenitalia), e di trasporto pubblico locale (AMT e ATP).
Miglioramento della sicurezza attiva e passiva
Sono previste azioni finalizzate a migliorare la sicurezza dei ciclisti e favorire una pacifica convivenza con gli altri utenti della strada (pedoni, utilizzatori micromobilità elettrica, motociclisti, automobilisti, mezzi pesanti). Le azioni mirano sia alla sicurezza attiva (prevenzione degli incidenti che coinvolgono i ciclisti), che passiva (furti, ecc.). Ad esempio, promuovendo strumenti e accessori di sicurezza passiva (casco, luci, ecc.), la segnaletica, l’adeguamento nodi e intersezioni stradali critiche, sviluppando azioni finalizzate a contrastare il furto delle biciclette.
Dotazioni e servizi di supporto
Il piano prevede di potenziare l’offerta di spazi destinati alla sosta delle biciclette, prioritariamente in prossimità degli edifici scolastici e di quelli adibiti a pubbliche funzioni, nonché in prossimità dei principali nodi di interscambio modale, e a diffondere l’utilizzo di servizi di condivisione delle biciclette (bike-sharing). Ad esempio, tra le possibili azioni, la realizzazione di velostazioni in corrispondenza dei nodi di interscambio, il potenziamento del servizio di bike-sharing, l’incremento della dotazione di rastrelliere, ciclofficine, le iniziative di circular economy attraverso il riciclo dei mezzi usati, ecc.
Promozione ed educazione
Le attività di promozione e di educazione alla mobilità sostenibile riguarderanno attività formative nelle scuole, progetti di formazione destinata ai progettisti professionisti (anche con il coinvolgimento degli ordini professionali degli architetti e ingegneri) ed ai cittadini, organizzazione di eventi sportivi, ricreativi, culturali, campagne di sensibilizzazione, di immagine e comunicazione, ecc.