Il territorio metropolitano genovese si connota per una notevole eterogeneità: dall’affaccio costiero, alle valli di retrocosta, alle valli interne con caratteri tipicamente montani; la penetrazione nelle valli interne è condizionata da una morfologia complessa e le principali arterie viarie sono concentrate in ambiti molto ristretti.
L’area urbana di Genova raccoglie quasi il 70% della popolazione, con una densità abitativa di 2.468 ab/Kmq; la fascia costiera raccoglie la maggior parte rimanente della popolazione, con un residuale 10% nelle aree interne; il policentrismo urbano è solo potenziale, in assenza di un adeguato sistema di servizi ed infrastrutture.
In tale contesto generale lo sviluppo della mobilità ciclistica ha storicamente dovuto far fronte ad una serie di criticità ed ostacoli, principalmente connessi alla complessità della configurazione orografica ed urbanistica del territorio metropolitano.
Le criticità del sistema attuale della mobilità ciclistica si possono quindi sintetizzare, in prima analisi, nei seguenti punti:
- orografia
- rete viaria e struttura urbana
- congestione stradale
- integrazione tra i modi di trasporto / split modale
- convivenza tra i diversi utenti della strada / sicurezza della circolazione
- cultura della bicicletta e, più in generale, della “mobilità dolce”
- disponibilità e condivisione delle informazioni
- disponibilità di dotazioni e attrezzature di servizio
Il Biciplan svilupperà una analisi di contesto dettagliata che evidenzi:
- LE RETI CICLABILI URBANE ESISTENTI: gli ambiti urbani dotati di reti ciclabili, attrezzature di servizio e regolamentazioni idonee a costituire un servizio di mobilità ciclabile per l’utilizzo quotidiano (percorsi casa-scuola e casa-lavoro) sono - ad oggi - ancora in uno stato embrionale. Le fonti di informazione sulle reti esistenti sono principalmente i Comuni, che hanno contribuito anche alla prima definizione della rete ciclabile regionale.
- LE ZONE 30, AREE PEDONALI, ZONE A TRAFFICO LIMITATO (ZTL): allo stato attuale nel comune capoluogo, cosi come nelle altre aree urbane metropolitane, l’istituzione di zone a velocità ridotta ha avuto una diffusione piuttosto limitata.
- LE ATTIVITÀ DI PROMOZIONE E INCENTIVAZIONE DELLA MOBILITÀ CICLISTICA già sviluppate (es. Bicibus, Settimana Europea della Mobilità Sostenibile - SEMS, ecc.)
Città Metropolitana intende coinvolgere in primis le amministrazioni comunali per mettere a sistema le informazioni sulle reti esistenti e le relative attrezzatture di servizio, nonché sui progetti già disponibili. La mappatura potrà essere effettuata in modo efficace attraverso l’utilizzo della piattaforma Web GIS sviluppata nell’ambito del Progetto DESK, finanziato dal programma ‘PON Governance e Capacità istituzionale 2014-2020.
Nel documento predisposto nel novembre 2020 viene approfondita l'analisi dei caratteri del territorio metropolitano, del sistema infrastrutturale e dei poli di servizi di livello sovracomunale. Viene inoltre analizzato il quadro attuale della mobilità sistematica, sono presentati i dati sui flussi turistici e le potenzialità ancora inespresse per la promozione dei territori, nonché i dati e le mappe relative alla incidentalità con focus specifico sugli incidenti che hanno coinvolto i pedoni e i ciclisti.
Quaderno 2: Il territorio: attrattori, mobilità, incidentalità, turismo.
Viene inoltre delineato il quadro di riferimento programmatico a livello nazionale e regionale, oltre che le principali previsioni riguardanti la ciclabilità contenute negli strumenti di pianificazione comunali.
Quaderno 4: Il quadro programmatico